“Vibrazioni ritmiche loanesi” di Fulvio Filidei
Sulla via Aurelia, all’ingresso di levante della città siamo accolti dalle
Vibrazioni ritmiche loanesi” di Fulvio Filidei è una personale interpretazione e presentazione della città di Loano. Il progetto ha tenuto conto del fatto che l’opera trova posto all’ingresso di levante della città. L’artista ha modellato una sezione scultorea che riprende la linea delle montagne di sfondo: le alture che si scorgono in lontananza oltre la città di Loano, un elemento (sky line) che rende unico il territorio e che rappresenta una vera e propria “impronta digitale”.
Come una quinta orizzontale la scultura si sviluppa su quattro ampie fasce. La fascia superiore evidenzia i rilievi più alti delle montagne limitrofe. La fascia di mezzo indica il dolce entroterra coltivato. Più in basso si vedono le case sul mare con alcuni elementi stilizzati del centro storico ( Ponte di S. Sebastiano e cupolone). Infine a livello dell’acqua un rilievo bronzeo riporta al frangere delle onde.
La fontana è costituita anche da un grande elemento orizzontale: una conchiglia evoca il suono del mare rappresentato da un’onda dallo sviluppo di 4 metri.
È stata modellata in gesso con metodo diretto a Imperia. La fusione in bronzo con la tecnica della cera persa è stata realizzata a Torino nella “Fonderia artistica” di Piero Carli e C.
La portata d’acqua produce una cascata in corrispondenza dell’onda in bronzo e un particolare effetto particolare crea un simulato movimento marino in prossimità della raffigurazione della città. L’illuminazione notturna vibrante evidenzia il movimento del mare.
Fulvio Filidei nasce a Savona e si diploma al Liceo Artistico Arturo Martini e in Scultura all’Accademia di Belle arti di Firenze. Consegue l’abilitazione per l’insegnamento di “Educazione artistica”, di “Discipline pittoriche” e di “Discipline plastiche”, insegna in vari ambiti artistici, Scuole elementari, Medie, Superiori (Liceo artistico di Savona) e svolge corsi di aggiornamento per Insegnanti. Lavora come docente coordinatore in corsi di lavorazione della scultura dell’ardesia per artisti italiani e stranieri in valle Argentina. Attualmente insegna “Discipline pittoriche” nell’Istituto Statale d’Arte di Imperia di cui è stato uno dei fondatori.
Dal 1976 al 1985 si dedica alla tecnica della ceramica nel proprio laboratorio a Loano e partecipa a numerose importanti mostre di settore in particolare ad Albissola (SV).
Impegnato nella produzione di manufatti seriali, collabora con industrie del settore tra cui le “Ceramiche Ragno”. Realizza opere commemorative per avvenimenti pubblici e sportivi.
Realizza numerose opere tra cui spicca il grande pannello decorativo per il Centro dello sport di Loano. Dal 1985 si dedica particolarmente alla pittura. Partecipa a premi e a numerose mostre “collettive” e “personali” in Italia e all’estero.
Dal 1995 si occupa di allestimenti e scenografie in provincia di Imperia. Negli ultimi anni realizza il bassorilievo per la fontana dei Camilliani e il ciclo di bassorilievi per la Chiesa di S. Anna a Imperia. Nel 2006 realizza Monumento in bronzo dedicato a Calipari ad Arnasco (SV). Attualmente vive e lavora a Civezza (IM).
Vibrazioni ritmiche loanesi” di Fulvio Filidei è una personale interpretazione e presentazione della città di Loano. Il progetto ha tenuto conto del fatto che l’opera trova posto all’ingresso di levante della città. L’artista ha modellato una sezione scultorea che riprende la linea delle montagne di sfondo: le alture che si scorgono in lontananza oltre la città di Loano, un elemento (sky line) che rende unico il territorio e che rappresenta una vera e propria “impronta digitale”.
Come una quinta orizzontale la scultura si sviluppa su quattro ampie fasce. La fascia superiore evidenzia i rilievi più alti delle montagne limitrofe. La fascia di mezzo indica il dolce entroterra coltivato. Più in basso si vedono le case sul mare con alcuni elementi stilizzati del centro storico ( Ponte di S. Sebastiano e cupolone). Infine a livello dell’acqua un rilievo bronzeo riporta al frangere delle onde.
La fontana è costituita anche da un grande elemento orizzontale: una conchiglia evoca il suono del mare rappresentato da un’onda dallo sviluppo di 4 metri.
È stata modellata in gesso con metodo diretto a Imperia. La fusione in bronzo con la tecnica della cera persa è stata realizzata a Torino nella “Fonderia artistica” di Piero Carli e C.
La portata d’acqua produce una cascata in corrispondenza dell’onda in bronzo e un particolare effetto particolare crea un simulato movimento marino in prossimità della raffigurazione della città. L’illuminazione notturna vibrante evidenzia il movimento del mare.
Fulvio Filidei nasce a Savona e si diploma al Liceo Artistico Arturo Martini e in Scultura all’Accademia di Belle arti di Firenze. Consegue l’abilitazione per l’insegnamento di “Educazione artistica”, di “Discipline pittoriche” e di “Discipline plastiche”, insegna in vari ambiti artistici, Scuole elementari, Medie, Superiori (Liceo artistico di Savona) e svolge corsi di aggiornamento per Insegnanti. Lavora come docente coordinatore in corsi di lavorazione della scultura dell’ardesia per artisti italiani e stranieri in valle Argentina. Attualmente insegna “Discipline pittoriche” nell’Istituto Statale d’Arte di Imperia di cui è stato uno dei fondatori.
Dal 1976 al 1985 si dedica alla tecnica della ceramica nel proprio laboratorio a Loano e partecipa a numerose importanti mostre di settore in particolare ad Albissola (SV).
Impegnato nella produzione di manufatti seriali, collabora con industrie del settore tra cui le “Ceramiche Ragno”. Realizza opere commemorative per avvenimenti pubblici e sportivi.
Realizza numerose opere tra cui spicca il grande pannello decorativo per il Centro dello sport di Loano. Dal 1985 si dedica particolarmente alla pittura. Partecipa a premi e a numerose mostre “collettive” e “personali” in Italia e all’estero.
Dal 1995 si occupa di allestimenti e scenografie in provincia di Imperia. Negli ultimi anni realizza il bassorilievo per la fontana dei Camilliani e il ciclo di bassorilievi per la Chiesa di S. Anna a Imperia. Nel 2006 realizza Monumento in bronzo dedicato a Calipari ad Arnasco (SV). Attualmente vive e lavora a Civezza (IM).
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